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Cooperazione


I progetti di animazione, informazione e divulgazione in ambito della L.R. 37/99

L’attuazione dei progetti è avvenuta in un periodo di svolta epocale per l’impresa agricola e  conseguentemente nei settori a valle e a monte di essa e pertanto sono stati strumenti di accompagnamento, valutazione, anche critica del nuovo modello di impresa proposta dalla nuova PAC. La collaborazione con soggetti associativi, quali la cooperazione e soggetti istituzionali locali, come gli enti locali a vocazione rurale, le banche, le camere di commercio hanno creato attenzione e sensibilizzazione per un valore culturale, ambientale ed economico rappresentato dal territorio locale marchigiano.
Riappropriarsi di questo valore è compito di tutta la filiera agricola in comunione con il cittadino-consumatore con concreti vantaggi sociali, creando anche nuovi flussi economici di attrattività per il turista sia occasionale che rispondenti a ben precisi target.
Le imprese attraverso le visite guidate, la partecipazione a seminari in collaborazione con il mondo accademico, il contatto con tecnici esperti nei settori produttivi e nella commercializzazione sono state guidate verso un percorso difficile, complesso ma di rigenerazione imprenditoriale.
Certamente tali strumentazioni devono essere costruite in itinere e non preventivamente ingessate in indicatori in quanto l’educazione degli adulti è presa di coscienza graduale basata sul confronto con altre professioni e verifiche con la propria gestione aziendale. Un incontro vale se cogliamo i bisogni di chi incontriamo e vale per l’innovazione mentale che esso genera.
Dall’elenco dei progetti, discussi, analizzati con i partners per verificare le integrazioni e le collaborazioni possibili si può constatare che la nostra progettualità ha interessato la multifunzionalità, i nuovi modelli di relazioni con la P.A., le nuove opportunità in aree con vincoli ambientali.
La condivisione delle problematiche organizzative e del valore dell’animare il territorio deve essere il punto di partenza per dare ancora più valore a tale tipologia di servizi di sviluppo agricolo.
 
I progetti di consulenza gestionale
 
La recente riforma della Politica Agricola Comunitaria (Middle Term Review)  stabilisce un modo totalmente diverso di distribuzione degli aiuti in agricoltura:
·         pagamento unico per azienda, indipendentemente dalla produzione (disaccoppiamento)
·         rispetto delle norme di salvaguardia ambientale, sicurezza alimentare, sanità animale e vegetale , benessere degli animali, mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche ed ecologiche (ecocondizionalità) per poter accedere agli aiuti comunitari
·         potenziamento della politica di sviluppo rurale sia con maggiori stanziamenti sia con nuove misure a favore dell’ambiente, della qualità e del benessere animale, sia per aiutare gli agricoltori ad adeguarsi alle norme di produzione comunitarie a partire dal 2005
·         riduzione dei pagamenti alle grandi aziende (modulazione)
·         ritocchi alla politica dei mercati agricoli.
Inoltre gli stati membri dovranno fornire ai propri agricoltori, a partire dal 2007, un sistema di consulenza aziendale che sarà facoltativo fino al 2006 e probabilmente obbligatorio a partire dal 2010. Tale sistema (audit), con un meccanismo di feedback, fornirà all’agricoltore consulenza su come applicare le norme e gli esempi di buone pratiche nel processo produttivo e comporta la tenuta di inventari strutturati e regolari, nonché la contabilità dei flussi di materiali e dei processi all’interno dell’azienda qualora siano considerati importanti per determinate finalità (tutela dell’ambiente, benessere animale, sicurezza alimentare).
Prendendo atto di questi nuovi orientamenti che attribuiscono al mondo agricolo responsabilità sempre maggiori sia per quanto riguarda le decisioni imprenditoriali sia nei confronti del mondo extra-agricolo, sembra indispensabile che l’imprenditore disponga di strumenti idonei per il miglioramento delle conoscenze tecniche ed economiche e abbia maggior accesso ai flussi informativi, senza i quali non sembra raggiungibile la flessibilità produttiva auspicata dalla riforma.
Attraverso i Servizi di Sviluppo Agricolo, la Regione promuove il cofinanziamento di progetti di consulenza tecnica e specialistica che hanno interessi di animazione sociale e territoriale; tale modalità di intervento va resa propedeutica alle possibili azioni oggetto di analisi e valutazione nel nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2007-13. L’esperienza dei progetti non può prescindere pertanto dalla nuova programmazione che verrà attuata ma tale figura ha bisogno di risorse umane con cultura globale (mercati, gestione, flussi finanziari) e che sappia  essere sintesi anche delle varie figure professionali che ruotano nel comparto sia dei servizi che dell’Organizzazione. Pertanto l’esperienza di questi progetti ha creato forti aspettative per le imprese vitali che necessitano di misure di accompagnamento e di forti rapporti di fiducia per analizzare il proprio modello di impresa. Essendo la consulenza un anello terminale ma determinante nell’orientare la scelta economica , la progettualità va sostenuta con un forte investimento formativo che peraltro la Regione ha sempre dichiarato strategico ma non ancora  attuato. Tale consapevolezza è nata anche dal confronto con l’il mondo dell’impresa cooperativa che non è solo una scelta sociale ma anche una ben precisa e forte opzione di strategia aziendale territoriale.
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